Elezioni europee del 2024 trionfo dell’arroganza? ”È colto chi della vita ha un’idea chiara, definita, chi opera consapevolmente per il proprio e l’altrui bene.”
A dirlo è Paolo Battaglia La Terra Borgese: l’ignoranza crea prepotenza e la prepotenza malgoverno. Urge la creazione di un vero “homo sapiens” che permetta un vivere quieto e sicuro per tutti.
Se avessimo meno fabbriche di diplomati e laureati a pagamento, e se fosse prevista una più ampia scolarizzazione obbligatoria – afferma Paolo Battaglia La Terra Borgese – il cammino della cultura condurrebbe un numero maggiore di uomini verso una strada più intelligente, la strada degli ideali spirituali.
È difficile oggi determinare con esattezza il cammino della Cultura. Si ritiene giustamente di dare al termine una significazione quanto mai vasta- asserisce Paolo Battaglia La Terra Borgese -, capace di accogliere nel suo grembo, una volta retaggio di eletti, tutti gli individui che seguono un corso regolare di studi oltre la scuola d’obbligo.
Il motivo di questa estensione va ricercato nel fatto che il termine “cultura” oggi ha un senso diverso da quello del passato. Un tempo – spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese – esso intendeva coloro che avevano approfondito, penetrato, memorizzato la gran parte dello scibile, oggi invece si tende a sdrammatizzare la maestosità di questa parola, dandole il significato di una acquisizione personale, cosciente, sufficiente alle esigenze di una vita che guarda più alla formazione che all’informazione. Giustamente la dissacrazione del termine ha ridato speranza ai più e forse scandalizzato i meno; c’è chi oggi tende a ironizzare sul valore di “cultura” nella significazione moderna, adducendo argomenti di superficialismo, di limitatezza, di popolarizzazione.
La cultura oggi ha un suo indirizzo ben preciso se si tiene conto che investe un campo immenso e che si indirizza a tutti coloro che, partendo dalle nozioni base, acquisite nel corso scolastico, proseguono poi per la via degli studi oppure fanno il loro ingresso nella società produttiva. Il cammino della cultura è quindi tracciato da una concezione moderna di formazione umana: l’uomo deve conquistare col proprio sforzo quello che gli necessita per entrare a far parte della comunità operante e consapevole. Diciamo chiaramente che oggi è colto non chi sa tanto ma chi vale tanto, intendo come valore il peso spirituale, morale e culturale di un essere – precisa Paolo Battaglia La Terra Borgese -.
È colto chi della vita ha una idea chiara, definita, chi opera consapevolmente per il proprio e l’altrui bene, chi sa superare gli ostacoli, le difficoltà che l’esistenza pone, chi sa dare un aiuto morale al prossimo, consigliandolo secondo le necessità, che sa risolvere i propri problemi interiori, senza dubbiezze o titubanze, chi si aggiorna sul progresso tecnologico e culturale senza giungere ai vertici di una notorietà estesa. Ricordiamocene quando andiamo a votare – redarguisce Battaglia La Terra Borgese -, non diamo il voto agli arroganti, perché non esiste cultura senza sensibilità.
Da quanto sopra detto risulta che “cultura” non è immagazzinare solo nozioni, ma preparazione aperta ad un vivere pratico, non impreziosito da doni di scienza soltanto, ma da una concezione più moderna e meno sofisticata dell’esistenza terrena. I nuovi indirizzi pedagogici confermano quanto da più parti si auspica, ossia la creazione di un “homo sapiens” che porti il suo lume nel buio dell’ignoranza, dell’empirismo, dell’egoismo, della prepotenza e che permetta un vivere quieto e sicuro per tutti – chiarisce Battaglia La Terra Borgese -.