Altro che Armonia tra Fratelli. Sembrerebbe che in seno a tutte le comunioni massoniche italiane, le lotte per il potere non facciano a meno di nessun colpo basso. Ne parlano le cronache di adesso, e pure la storia
La contesa discendenza da Piazza del Gesù, un esempio filologico per tutti
Parla Giuseppe Bellantonio, Presidente del Regolare Corpo Azzurro Simbolico degli Antichi Liberi ed Accettati Massoni – Storica Comunione Italiana di Piazza del Gesù
Paolo Battaglia La Terra Borgese, studioso di Massoneria: “Giuseppe, carissimo, sai che quando ho dubbi mi rivolgo a Te, quasi con devozione; Tu che più di me conosci e meglio puoi documentare in materia di Storia della Massoneria. Per me, e principalmente per i miei lettori, per chi intende capire per sapere, desidero chiarire, smatassare quel buio vicolo cieco dello spaccio d’idee stupefacenti dove la nozione ‘Piazza del Gesù‘ sembra prostituita, come questa sia identificabile in un preciso concetto e ancora con l’idea semasiologica corretta.”
Bellantonio:
«Una discendenza (quella di Piazza del Gesù – ndr) costellata d’imprecisioni e falsi collegamenti storici e temporali. Dunque Ti ringrazio, carissimo e prezioso Paolo, giacché corre l’obbligo – a tutela degli interessi e dello star del credere della COMUNIONE DI PIAZZA DEL GESÙ da me presieduta – intervenire, al fine di evitare il propalarsi di notizie sommarie e di ricostruzioni del tutto inattendibili, tali da poter indurre in errore tanto i semplici Lettori che gli stessi iscritti al sodalizio cui Giovanni Ghinazzi diede vita ‘solo’ negli anni ’60. Dopo essere stato espulso e radiato per ‘alto tradimento’ da quella Comunione che, in uno ad altri congiurati, aveva tentato di violare per prenderne il controllo. Il WEB, pur nella propria complessità, è uno scrigno che racchiude tanti veri tesori, ossia notizie serie e attendibili, e tanti falsi tesori: luccicanti, ammiccanti, caramellosi, ma falsi. Precisi, specifici, atti giudiziari – assolutamente avversi a Ghinazzi e alla sua GLDI esistono fin dagli anni ’60 (la sua iniziativa intendeva scimmiottare il gruppo iniziatico cui prima era stato iscritto) -, successive quanto pubbliche ‘DIFFIDE’ hanno novato nel tempo tali saldi assunti, ma il vezzo della furbizia pare essere ancora circolante. Di tali fatti, si potrà prendere esaustiva cognizione proprio attraverso una corretta e congrua consultazione della rete, anche su siti esteri. Si tenga poi cortesemente presente che, moltissimi documenti che nel tempo sono stati citati o ripresi o pubblicati anche da Autori/Ricercatori pur dotati di una certa qual autorevolezza, si riconducono all’epoca in cui proprio il Ghinazzi ed i sodali che con lui intendevano portare avanti il ‘colpo di mano‘ di cui sopra, devono intendersi chiaramente, oggi come allora irregolarmente posseduti, ovvero trafugati.
Se storia si intende diffondere, che sia vera Storia, e non tutto o parte di storielle capziose, parziali, inattendibili o false, che di certo nulla aggiungono alle attività o alle sorti della citata GLDI.
Da questa critica, deriva un serio monito per chi, tanto direttamente che indirettamente, si presta o si presterà alla diffusione di notizie distorte, false o falsificate ad arte per procurare forsanche a terzi possibili utilità o vantaggi.
Paolo Battaglia La Terra Borgese:
Grazie, Giuseppe! si risolve un fatto.