Si vorrebbe sostenere che la massoneria fiorisca, si schiuda dalla sua imperitura attività millenaria – afferma Paolo Battaglia La Terra Borgese – quando il potere profano sia in fase declinante. È vero o falso?
Ritengo opportuno – ha detto Paolo Battaglia La terra Borgese – segnalare di più, ulteriormente, per ciò, La massoneria tra filosofia e pedagogia, questa preziosità di letteratura massonica che viaggia tra filosofia e pedagogia, indispensabile per chi voglia avere una rapida visuale dell’evoluzione degli orientamenti critici sulla massoneria dal mondo antico a oggi.
Si osserva, tra le acute righe del suo autore, Mario Donato Cosco, che, secondo un’opinione corrente, l’attività critica profana e quella creativa della massoneria non procedono, e mai hanno proceduto, di pari passo, ma, al contrario, rappresentano nella ferace storia della letteratura massonica due momenti culturali distinti, spesso in antitesi tra loro.
Colpa di presupposti falsi? quelli della civilizzazione che individua Rousseau?
Nel volume, che esprime la massoneria nei suoi tratti essenziali – anticipa Paolo Battaglia La terra Borgese -, quelli segreto-filosofici prima e pedagogici a seguire, sono in rassegna massonizzante le sintesi dei pensieri più evoluti dello scibile e della Weltanschauung (tipica della storia dell’arte, ma questa è qui, forse, un’altra storia): con Lessing, Herder, Goethe, Fichte, Kipling, Mario Donato Cosco trascende il singolo e attinge dal collettivo condiviso traendo pure da Giuliano di Bernardo, già Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani.
Lo scrittore Mario Donato Cosco, in questo sforzo letterario, è evidente – precisa Paolo Battaglia La Terra Borgese -, è stato animato e sorretto da una sola speranza: quella di poter giungere attraverso l’opera letteraria a squarciare i veli del mistero esistenziale, di fronte al quale l’uomo, di qua e di là dall’oceano, nonostante i progressi della scienza e della tecnica, si sente pur sempre smarrito.